giovedì 12 gennaio 2017

CONNESSI MA DISCONNESSI

“Mi piace molto di più mangiare pasta e bere vino che essere una taglia 0.” (Sophia Loren)
Dimmi quanti like hai e ti dirò chi sei. Esibire tutto sul web e’ sintono di insicurezza. Più connessi e più disconnessi dunque, usiamo ormai la rete in modo distorto trasferendovi tutta la nostra vitaPiù like hai e più sei famoso? Cerchiamo consenso negli altri quando cio’ che conta davvero è piacere a noi stessi e alle persone che ci amano. Le social mode sono sempre più pericolose e possono causare la morte. Una delle nuove tendenze sul web è il ChemSex o sesso chimico è stato coniato per indicare l’assunzione di sostanze psicoattive, in modo tale da non percepire la fatica e da poter prolungare per ore, e a volte per giorni, il rapporto sessuale. Solitamente vengono organizzate delle feste, dove le droghe principali sono: la cocaina, il mefredone, la Calvin K (un mix tra cocaina e ketamina), la metanfetamina,  e la G (GHB) ossia la droga dello stupro, sostanze che stimolano il sistema nervoso, aumentando il battito cardiaco e la pressione, spesso mischiate anche con le bevande alcoliche. Un’altra pericolosa social mode e la Thin Inspiration. Le ragazze si pongono obiettivi assurdi, in termini di dimagrimento e sforzi da fare per ottenere un risultato apprezzato dal web. Nella rete impazzano selfie che rappresentano un inno alla magrezza incentrato sulla forma fisica perfetta, sul corpo scolpito e sulla perdita di peso. Tantissime ragazze rischiano di ammalarsi per raggiungere il selfie perfetto. C’è poi chi si sente piu forte dietro a un pc o uno smartphone e da qui il Cyberbullismo, molestie attraverso social network chat o altri dispositivi dove far circolare foto o video allo scopo di umiliare o distruggere la reputazione di una personaTanti amici sui social ma fondamentalmente sempre più soli; una cena non ha più sapore se non lo fai sapere ai tuoi follower. Genitori e insegnanti dovrebbero rieducare al senso del pudore non solo fisico ma anche dei sentimenti e delle emozioni. L’individualità e la privacy ormai non hanno più casa.
E.R.

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